Certosa di san Lorenzo – Padula

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Certosa di Padula

Il guardare una cosa è ben diversa dal vedere. Non si vede una cosa finché non se ne vede la bellezza (Oscar Wilde)

 

La Pietra di Padula trova nella Certosa di san Lorenzo la sua massima espressione. Essa è stata plasmata per celebrare i fasti della dinastia della famiglia Sanseverino, la grandezza dell’ordine certosino nonché l’onnipotenza del divino.

La pietra, con il paziente lavoro degli scalpellini, diventa espressione degli stili delle varie epoche, dal Gotico fino al Neoclassico, passando per il Barocco ed il Rococò.

 

Visitare la Certosa di san Lorenzo significa anche immergersi in una storia che inizia nel Trecento e termina ai giorni nostri.

 

Un viaggio che attraversa secoli di arte, di relazioni sociali e politiche. Oltre ad essere la Certosa più grande d’Italia, è anche una delle maggiori espressioni del Barocco napoletano.

La visita parte dalla “casa bassa”, cuore pulsante delle attività economiche del monastero, attraversa gli spazi della zona cenobitica e si conclude con il grande Scalone, opera di Gaetano Barba, che chiude l’ambiente di stretta clausura che si sviluppa intorno al grande chiostro.

Definitivamente abbandonata dai monaci certosini nel 1866, essa è stata utilizzata come orfanotrofio e campo di prigionia durante le due guerre mondiali.

Nel 1998 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità.

 

Per fruire al meglio della Certosa di san Lorenzo è preferibile visitarla accompagnati da una Guida Turistica Autorizzata della regione Campania

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