Io chiamo l’architettura musica congelata (Goethe)
La costruzione della Reggia di Caserta rientra nel vasto programma di riassetto amministrativo ed edilizio promosso da Carlo III di Borbone.
Il progetto di realizzare un vasto e maestoso edificio fu affidato a Luigi Vanvitelli il quale vi lavorò dal 1752 (anno della collocazione della prima pietra) al 1773 (anno della sua morte) con delle interruzioni dovute alla partenza di Re Carlo per Madrid e al passaggio della corona al figlio Ferdinando.
Il percorso di visita inizia dallo Scalone d’onore che collega il vestibolo inferiore con quello superiore, prosegue poi all’interno della Cappella Palatina, impreziosita da marmi policromi per giungere, infine, ai due Appartamenti Storici. La Biblioteca Palatina, all’interno dell’Appartamento “vecchio”conserva numerosi e preziosi volumi. La ricerca pittorica dei quadri con ritratti e vedute paesaggistiche si sposa, invece, con la minuziosità che caratterizza il Presepe napoletano, aulica espressione della tradizione partenopea, conservato nella Sala Ellittica. Degno di nota è, inoltre, il Teatrino di corte, splendido esempio di architettura settecentesca e realizzato ad uso esclusivo della corte.
Nel progetto di Luigi Vanvitelli rientra anche il Parco Reale ispirato ai giardini delle grandi residenze europee.
Qui l’architettura lascia lo spazio alla natura che diventa protagonista assoluta, cedendo il posto solo alle sculture in marmo. Gli enormi complessi scultorei raffiguranti vari miti tratti dal mondo classico, oltre a rapire lo sguardo dello spettatore, danno il ritmo all’acqua che scende dalla grande cascata, posta al culmine del viale.