La “Casa dei Sacerdoti” – Paestum

Nei pressi dell’altare del Tempio detto di Nettuno emerge un edificio battezzato “Casa dei Sacerdoti”

Recenti operazioni di scavo nel Parco Archeologico di Paestum, hanno portato alla luce i resti di un edificio risalente al IV-III secolo avanti Cristo. La città della Magna Grecia, anche se ancora abitata da genti elleniche, stava vivendo una fase di transizione. Il potere, infatti, in questo periodo era in mano Lucana, ma già si sentivano le pressioni dei futuri padroni: i Romani.

Il tempio, erroneamente attribuito a Nettuno, molto più probabilmente era dedicato ad Apollo oppure ad Hera. Anche gli edifici sacri in questa epoca subiscono una “rivisitazione”.  Le divinità greche, infatti, sono adottate dai Romani ed adattate alla loro cultura.

In tale clima di cambiamenti va inquadrata la funzione dell’edificio.  Gabriel Zuchtriegel , direttore del Parco, afferma “La sua posizione accanto all’altare del tempio cosiddetto di Nettuno, deve aver avuto un’importanza centrale nelle attività rituali”. 

L’edifico nel II secolo a.C. ha subito alcune modifiche come la chiusura di un pozzo e una nuova pavimentazione.

Interessante la presenza di un forno scoperto e di un focolare, entrambi posti al centro della “casa”.

Alcune operazioni di scavo eseguite in passato, sono state dannose per il sito.

Secondo l’archeologo Francesco Scelza  “…questo ha fatto saltare la relazione stratigrafica tra il ‘forno’ e l’edificio”. “La presenza di un punto di fuoco non desterebbe stupore in un santuario antico, considerando che il sacrifico prevedeva il consumo di gran parte degli animali immolati presso l’altare “.

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